Tu sei qui: Home Recensioni Mauro Masi, un pittore lucano a Roma

Mauro Masi, un pittore lucano a Roma

Il bilancio di una lunga e feconda stagione vissuta nell'amore verso Paul Cézanne.

 

Nella capitale vive e lavora dal 1969, ma è rimasto legato ai luoghi dell'infanzia, della giovinezza e delle sue prime significative esperienze artistiche. Queste "presenze" preludono ad un altro impegno di Masi; questa volta all'estero. L'artista potentino sta infatti lavorando ad una personale che terrà, nei prossimi mesi, a Bochum in Germania, dove ha già esposto con successo nel 1998. Da queste ultime esperize di Mauro Masi siamo partiti per fare con lui il punto sull'attuale momento della sua ricerca e per tracciare, nel contempo, un bilancio dell'attività artistica nella quale si muove da più di un sessantennio. Partiamo allora da Cézanne. Ed è un vero e proprio invito a nozze per l'artista lucano. Ecco il suo pensiero:
"Quando parlo ai giovani dell'insegnamento di un rivoluzionario maestro del colore, qual è stato Cézanne, finisco col fare in qualche modo riferimento anche a me stesso per quel che ho cercato di trarre, per la mia ricerca, dalla sua grande lezione. Così ho dipinto fabbriche, periferie e porzioni di umanità che protesta…". Sono aspetti della mia esperienza concreta: lo studio del paesaggio è la parte, per così dire, filologica della mia pittura." Faccio dei tentativi…", diceva sempre Cézanne. E la stessa cosa mi permetto di dire anch'io; non faccio promesse, quel che è certo è che continuerò a dipingere finché ne avrò la voglia e la forza, restando così, piccolo come mi sono sempre considerato, fra sforzi forse titanici e, credo, non velleitari".