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Memorie di guerra

a cura di Anna Masi

 

Mauro, con l'amico P. D., si era iscritto all'Università. In attesa di andare a Roma per sostenere un esame, si recarono ai vecchi giardini pubblici di Potenza, dove trascorrevano delle belle serate. Qui incontrarono un anziano signore che non disdegnò la loro compagnia e, discorrendo, conobbe Mauro e i ragazzi che erano con lui. Essi venivano dalla Biblioteca Provinciale dove consultavano l'Enciclopedia Treccani per osservare le illustrazioni a colori delle opere d'arte. Fu molto contento e rivelò loro che era un critico d'arte ebreo confinato a Potenza.

Alcuni giorni dopo Mauro partì per Roma per sostenere gli esami. Al ritorno, portò con sé un volume della "Gerusalemme Liberata" illustrato con le incisioni di Giambattista Piazzetta, che la padrona della pensione dove alloggiava gli aveva affidato, sperando che il padre di Mauro potesse acquistarlo al prezzo di 5000 lire (equivalenti a circa 50 milioni di lire, 25 mila euro di oggi). Quando il loro amico lo vide, rimase molto contento. Il padre di Mauro, però, non volle acquistare il volume a quel prezzo, che per quei tempi era esorbitante.Correva l'anno 1941. Sua madre Augusta, maestra elementare, portò a casa il compito di una bambina, che aveva scritto: "dicono che vigiono, ma vigiono gli Iglesi" (dicono che vincono, ma vincono gli Inglesi).Sua madre si guardò bene dal mostrare agli altri questo scritto. Erano tempi duri: una frase del genere poteva costituire reato e mettere a repentaglio l'intera famiglia della bambina, perché testimoniava che i suoi membri ascoltavano Radio Londra.

Qui comincia l'avventura…

  1. Il Corso Sergenti a Padova
  2. Il Corso Allievi Ufficiali a Salerno
  3. L'arrivo in Albania
  4. Le vicissitudini in Albania
  5. Dopo l'8 settembre 1943
  6. La cattura da parte dei tedeschi
  7. Il campo di concentramento
  8. La vita nel campo di Biala Podlaska
  9. La 'Voce di San Gerardo'
  10. Verso Norimberga e ... la liberazione!